Confcommercio sul salario minimo: «I nostri contratti già oltre i 9 euro»

Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio, replica a Confindustria. «Noi stiamo facendo la nostra parte. E chiediamo che anche l’industria la faccia impegnandosi per il contenimento degli incrementi dei listini»

«Nel nostro contratto i trattamenti economici dei lavoratori superano la soglia dei 9 euro. Confcommercio sta facendo la sua parte e chiediamo che l’industria si impegni per contenere l’aumento dei listini». Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio con delega al Lavoro e alla Bilateralità, così replica al presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

Queste le parole del numero uno degli industriali, lo scorso 3 luglio, in occasione dell’assemblea di Assolombarda: «Se vogliamo parlare di salario minimo con una soglia di 9 euro non è un problema di Confindustria. I nostri contratti sono tutti superiori. Se prendiamo ad esempio i metalmeccanici di terzo livello il prezzo è di 11 euro. L’industria non è vero che paga poco, ma paga il giusto. Non c’è un veto, anzi è una grande sfida».

Il contratto più applicato nel settore

Così, invece, la vicepresidente Prampolini: «Dopo i nostri ripetuti chiarimenti a mezzo comunicati stampa, farò omaggio al presidente Bonomi di una copia del testo del contratto per il Terziario sottoscritto da Confcommercio e dalle più rappresentative organizzazioni sindacali. Bonomi potrà così verificare che questo contratto, il contratto più applicato nel settore, prevede trattamenti economici complessivi superiori alla soglia dei nove euro ed un articolato sistema di tutele e di prestazioni in favore dei lavoratori, a partire dalla previdenza e dall’assistenza sanitaria integrative».

Detassazione a supporto dei rinnovi

Prampolini prosegue: «Confermiamo che, a nostro avviso, la migliore risposta alla questione del salario minimo sta nella valorizzazione erga omnes dei contratti di lavoro stipulati tra chi rappresenta realmente il mondo delle imprese ed il mondo del lavoro. Contratti che meriterebbero, inoltre, misure di detassazione a supporto dei loro rinnovi e del welfare aziendale».

Contenimento degli aumenti

Infine, sempre dalla vicepresidente nazionale di Confcommercio, una battuta sull’aumento incontrollato dei prezzi: «A proposito di potere d’acquisto dei lavoratori, va poi ricordato l’impegno della distribuzione per il contenimento degli aumenti dei generi alimentari e dei beni di prima necessità».

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