Elezioni, le nostre proposte alla politica. TRANSIZIONE DIGITALE

In vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, Confcommercio Imprese per l’Italia ha elaborato un documento sui temi più importanti e le urgenze da affrontare

Le richieste contenute nel documento dal titolo Le ragioni delle imprese, la responsabilità della politica. Le proposte del terziario per la prossima legislatura sono rivolte a tutti e partiti e movimenti che prenderanno parte all’appuntamento elettorale.

Sono dieci in tutto le aree di intervento selezionate da Confcommercio. Il documento si conclude con cinque agende, rivolte ad altrettante aree di intervento: Turismo; Cultura; Professioni; Giovani; Imprenditoria femminile.

Vi presentiamo un focus ogni giorno con le richieste dell’associazione. Oggi in evidenza la transizione digitale.

DI SEGUITO le aree di intervento fin qui pubblicate:

👉 Crisi energetica come fattore di sviluppo

👉 Non nuocere alla crescita demografica

👉 Welfare

👉 Lavoro e contrattazione. Politiche attive e formazione

👉La riforma del fisco

👉PNRR e politica di coesione

👉Legalità e sicurezza

TRANSIZIONE DIGITALE E INNOVAZIONE DEL SISTEMA DEI SERVIZI

L’innovazione tecnologica ed organizzativa è un potente propellente degli incrementi di produttività, e gli incrementi di produttività del sistema dei servizi possono recare un contributo decisivo al rafforzamento della crescita del nostro Paese.

Sul versante della transizione digitale, si tratta, dunque, di muovere dalla severità dell’indice DESI 2021 (Digital economy and society index), che colloca l’Italia al 20° posto sui 27 Paesi membri dell’Unione europea.

Muovere da questo dato per recuperare terreno, tenendo particolarmente conto del fatto che:

> per quel che riguarda la copertura 5G, siamo alla metà della media europea e risultano necessari tanto la sollecitazione di investimenti mirati e condivisi con partner europei ed atlantici, quanto buone pratiche come il “Piano Voucher” per famiglie ed imprese;

> il ritardo nell’acquisizione delle competenze digitali – come evidenzia anche il basso livello di utilizzo dei servizi pubblici digitali – richiede che la Strategia Nazionale per le Competenze Digitali, finanziata anche dal PNRR, si concentri fortemente sul capitale umano, con particolare attenzione a imprenditori e lavoratori impegnati in micro e piccole imprese;

> va perseguita con determinazione la partecipazione a scelte e progetti strategici europei in materia di piattaforme, big data, intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni, quantum computing.

Il Piano 4.0

Il Piano Transizione 4.0 è il fulcro delle politiche incentivanti per l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese. E’ un Piano che va reso strutturale anche attraverso stabilizzazioni ed accorti potenziamenti dei crediti d’imposta per l’acquisizione di beni materiali ed immateriali, nonché per attività di formazione.

Inoltre, il Piano va reso più inclusivo: cioè, più accessibile da parte delle piccole imprese (per le quali sarebbe, peraltro, utile riproporre anche lo strumento del “voucher digitalizzazione”) e più attento – a partire dall’identificazione delle spese ammissibili – alle esigenze di innovazione del settore dei servizi.

Diviene, dunque, di particolare importanza il ruolo dei Digital Innovation Hub, previsti dal Piano come piattaforme dedicate a formazione ed accompagnamento, sperimentazione e sviluppo e come snodi per arricchire la trama delle relazioni tra impresa diffusa e sistema dell’università e della ricerca secondo il modello dell’ecosistema dell’innovazione. Un ruolo che va rafforzato ed anche sostenuto.

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