Elezioni, le nostre proposte alla politica. L’AGENDA DELLA CULTURA

In vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, Confcommercio Imprese per l’Italia ha elaborato un documento sui temi più importanti e le urgenze da affrontare

Le richieste contenute nel documento dal titolo Le ragioni delle imprese, la responsabilità della politica. Le proposte del terziario per la prossima legislatura sono rivolte a tutti e partiti e movimenti che prenderanno parte all’appuntamento elettorale.

Sono dieci in tutto le aree di intervento selezionate da Confcommercio. Il documento si conclude con cinque agende, rivolte ad altrettante aree di intervento: Turismo; Cultura; Professioni; Giovani; Imprenditoria femminile.

Vi presentiamo un focus ogni giorno con le richieste dell’associazione. Oggi in evidenza città l’Agenda della cultura. turismo.

DI SEGUITO le aree di intervento fin qui pubblicate:

👉 Agenda del turismo

👉 Commercio e servizi di prossimità

👉 Credito e pagamenti elettronici

👉 Transizione digitale

👉 Crisi energetica come fattore di sviluppo

👉 Non nuocere alla crescita demografica

👉 Welfare

👉 Lavoro e contrattazione. Politiche attive e formazione

👉La riforma del fisco

👉PNRR e politica di coesione

👉Legalità e sicurezza

AGENDA CULTURA

Il settore della cultura è un asset strategico per la ripartenza economica e sociale del Paese. In riferimento al PNRR, vanno utilizzate al meglio le risorse previste per la riqualificazione delle strutture culturali, anche attraverso un maggiore confronto con le associazioni di categoria.

Servono, inoltre, interventi ordinamentali e fiscali in materia di:

> riordino della disciplina dei benefici fiscali riconosciuti per finanziamenti delle attività culturali ed armonizzazione dei diversi strumenti;

> incremento della percentuale di detrazione per investimenti nelle attività culturali (“Art Bonus”);

> rimodulazione strutturale dell’IVA sui biglietti di ingresso (riduzione dell’aliquota dal 10% al 4%);

> istituzione di un regime di detraibilità delle spese per acquisto di beni e servizi culturali;

> misure per le librerie e, in particolare, garanzia di un adeguato margine sull’editoria scolastica adozionale.

Ancora, occorrerà procedere all’emanazione dei decreti attuativi della delega in materia di spettacolo, perseguendo razionalizzazione e semplificazione delle procedure burocratico-amministrative, oltre che un incremento costante del FUS ordinario.

Bisogna, inoltre:

> affrontare la questione dell’ampliamento dell’esenzione fiscale IRES a tutti i soggetti che operano nel settore dello spettacolo dal vivo;

> precisare la relazione con il terzo settore e definire la natura giuridica dei soggetti, chiarendo, a tale riguardo, la definizione di impresa culturale e creativa;

> procedere alla cancellazione degli operatori dello spettacolo dal vivo dall’elenco ISTAT delle pubbliche amministrazioni.

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